All’interno della Compagnia è attivo il Gruppo Arcieri Storici che si ispira agli arcieri presenti negli eserciti inglesi dal 1300 al 1500, nato con lo scopo di fare avvicinare al tiro con l’arco anche persone spinte da interessi socio-culturali o appassionate di storia medioevale.
L’ attività del Gruppo Storico consiste nel partecipare a gare, sfilate e rievocazioni storiche, nonché nella ricerca e confezionamento di abiti ed accessori vari, con la prospettiva di poter partecipare a manifestazioni di Living history o Re-enactment.
Dopo una prima fase, nella quale gli abbigliamenti erano lasciati alla fantasia dei singoli, si è passati alla fase, tuttora in corso, di meticolosa ricerca bibliografica e confezionamento rigorosamente a mano di abiti, buffetteria,armi ed accessori secondo i dettami dell’epoca di riferimento.
Normalmente il simbolo che gli arcieri portano sulla parte sinistra del petto è lo stemma del casato di Worwick: un orso che sostiene un tronco di quercia, a volte semplicemente un tronco di quercia. Il periodo storico preso in considerazione è quello compreso tra il 1300 ed il 1500, epoca d’oro per l’arcieria nell’Europa occidentale, ed in particolare sono presi come modelli gli abbigliamenti degli arcieri presenti in quel periodo presso gli eserciti inglesi. Questa scelta è stata determinata principalmente da due motivi: la maggiore facilità di reperimento di notizie in merito a questi arcieri ed il fatto accertato che presso questi gruppi di armati vi fossero molti italiani. Come livrea del Gruppo è stata scelta la “giubba rossa” della Guardia Esplorante del Conte di Worwick, corpo scelto formato da arcieri, divenuto poi Guardia del Corpo Reale ed attualmente le Giubbe Rosse a cavallo canadesi. Nel gruppo è possibile trovare anche chi indossa la livrea bianca e verde degli arcieri di leva delle Contee di Cheshire e Flint oppure la giubba verde delle milizie “a contratto” provenienti dalla Repubblica Marinara di Genova. In qualche caso individui provenienti da rami cadetti di Casati nobiliari, mantengono lo stemma della propria Famiglia. Gli Alfieri banneresi vestono una tunica bianca con colletto rosso e maniche con i colori dei Casati di provenienza. La presenza femminile è massiccia, offrendo ottime immagini sia di gruppo che singole per la cura e l’attenzione posta anche nei particolari
La maggior parte degli arcieri ha parabraccia di cuoio lavorato a “bulino” e recano incise parole o frasi “di buon auspicio” e/o simboli della terra o del casato di provenienza (il cardo o il leone rampante scozzese, le foglie di quercia o la rosa inglesi, la croce di S.Andrea gallese).
Alcuni di loro dispongono di elmi perlopiù “cervelliere” per avere la visuale libera per il tiro.
Le armi in dotazione, naturalmente oltre ad archi (long – bow e ricurvi compositi) e frecce, sono principalmente quelle adatte al combattimento ravvicinato e la difesa personale quali: daghe, pugnali, coltelli ed asce, utilizzate principalmente per la preparazione degli ostacoli contro la cavalleria pesante.
Eccezionalmente qualche arciere dispone di spada “a una mano” o “a una mano e mezza”, “falcione”, “vogue” (modello francese di alabarda), oltre al “buckler” (piccolo scudo)
ARTIGLIERIA:
Tra le varie armi pazientemente ricostruite,il gruppo dispone anche di un “Cannone a organo a 6 canne quadre” e di una “Colubrinetta da contrassedio” a retro carica, a tiro rapido con doppio arco elevatore.
Detta bocca da fuoco è una ricostruzione artigianale (di libera interpretazione) in scala 2:3 di una colubrina di calibro 3 pollici del XV secolo montata su affusto a ruote. L’affusto e la culla sono di legno di “Tuia” (molto leggero) , i gavelli delle ruote in castagno, i raggi in pino, i perni in faggio.
La particolarità di questi pezzi è quella di essere completamente smontabili per rendere più agevole il trasporto.